L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 12 del 31 maggio 2024, ha chiarito che è possibile sanare con il ravvedimento operoso l’invio tardivo o errato della Certificazione Unica (CU).
In precedenza, l’Agenzia riteneva che il ravvedimento non fosse ammissibile per la CU, data la stretta tempistica per il suo invio e la sua importanza per la predisposizione della dichiarazione precompilata.
La nuova circolare supera questo orientamento, permettendo ai sostituti d’imposta di regolarizzare la propria posizione anche in caso di ritardi o errori nella trasmissione della CU.
Per le CU inviate entro 60 giorni dalla scadenza, la sanzione è ridotta a un terzo, con un massimo di 20.000 euro.
Oltre i 60 giorni, la sanzione è di 100 euro per ogni CU, ma può essere ridotta da 1/9 a 1/5 a seconda del momento in cui viene effettuato il ravvedimento.
Il ravvedimento operoso può essere effettuato senza limiti di tempo, a patto che non sia già stato notificato l’atto di contestazione della sanzione.
Le nuove regole sul ravvedimento operoso per la CU sono in vigore da subito. Le percentuali di riduzione delle sanzioni saranno modificate dal prossimo decreto legislativo di riforma delle sanzioni, che entrerà in vigore il 1° settembre 2024.