Associazione iscritta nella sez. II delle liste del MISE
Ai sensi della Legge 4/2013 art.2 comma7
D’ANGELO E CAPRASECCA (AP): L’ATTESTATO DI QUALITÀ PER TUTELARE E GARANTIRE GLI INTERESSI DEL CONSUMATORE
Roma, 14 FEBBRAIO 2019 – “AP promotore degli interessi del sistema associativo delle professioni ancora oggi in una situazione di grave disparità
di trattamento rispetto ai colleghi iscritti ad Albi o Collegi”.
Lo ha dichiarato Raffaele D’angelo, Responsabile RELAZIONI ESTERNE E MARKETING di Amministratori Professionisti.
“L’introduzione della Legge n. 4/2013 che ha consentito l’entrata sul mercato di tutti i professionisti e Associazioni di professioni non iscritte ad
Ordini e Albi – ha continuato D’Angelo – ha promosso la loro autoregolamentazione volontaria, con l‘obiettivo di creare marchi di qualità distintivi
sia per i professionisti sia per coloro che utilizzano i loro marchi professionali come citato negli artt. 4, 7 e 8 della menzionata Legge.“
“Da qui – ha proseguito il Presidente AMMINISTRATORI PROFESSIONISTI, Paolo Caprasecca – il nostro interesse ad aver portato all’attenzione
del Ministro della Giustizia, e dello Sviluppo Economico, tale situazione per poter definire i reali equilibri ed evidenziare quanto sia alto il livello
di competenze, di etica e di aggiornamento professionale di chi ancora è definito figlio di un dio minore”
“Per di più – ha evidenziato Caprasecca, la nostra associazione iscritta all’elenco delle associazioni istituito dal Mise, e in possesso di determinati
requisiti, ha la possibilità di verificare tutti le caratteristiche necessarie per confermare un’adeguata professionalità, testimoniata dal rilascio
di un attestato di qualità che, a sua volta e grazie ad esso, è garante anche della tutela per i consumatori, liberi di scegliere il professionista
più performante e adatto alle loro esigenze”
“Anzi, è proprio l’attestato di qualità – ha sottolineato D’Angelo – che, stante la Direttiva 55/2013/UE così come recepita dal D. Lgs. 15/2016 e considerata
l’abrogazione dell’art. 26 D.Lgs. 206/07, equipara i professionisti che ne sono in possesso a tutti quei professionisti che invece appartengono a Ordini o Collegi,
senza distinzione alcuna, a reclusione delle materie riservate. Il problema che AP ha sollevato è il diniego espresso da vari Tribunali nel territorio circa
l’iscrizione negli Albi ed Elenchi CTU degli iscritti all’Associazione, nonostante in possesso di attestazione di qualità rilasciata dalla stessa Associazione,
peraltro, iscritta al Mise”.
“La richiesta di AP e’ al Comitato per la formazione dell’albo CTU e periti del Tribunali – ha sostenuto Caprasecca – rappresenta un passo importante per la nostra
riconoscibilità professionale in quanto prima di tutto abbiamo chiarito che le attestazioni di qualità rilasciate dalle associazioni iscritte nell’elenco del Mise
sono utilizzabili per queste finalità.
E poi la moltiplicazione di presenze, nel senso che è valutabile l’opportunità di trasmettere ai presidenti dei tribunali presenti sul territorio nazionale
una nota esplicativa, fornendo indicazioni circa l’accesso e l’iscrizione negli elenchi dei professionisti consulenti tecnici,
a norma degli artt. 13 e ss disp. att. c.p., artt. 66 e sg. disp. att. c.p.c.”
“Il riconoscimento dei professionisti e delle Associazioni di professioni legate alla L. 4/2013 – hanno concluso D’Angelo e Caprasecca,
rispettivamente per AP, Responsabile Relazioni esterne e Presidente – è senza dubbio un percorso articolato e pieno di ostacoli,
ma non ci fermiamo anzi siamo stimolati a fare molto di più. Questo prima di tutto perché essendo AP, incarna una parte fondamentale
del sistema nervoso dell’economia nazionale, cioè quello delle competenze professionali DI SETTORE e del lavoro autonomo.
E in secondo luogo perché l’eccellenza e la trasparenza sono nel DNA di ognuno dei suoi associati”.
Rag. Antonella Carollo
Relazioni esterne AP